Oggi il sig. Joe Kaeser, attuale amministratore delegato
della Siemens ha annunciato senza troppi pensieri il licenziamento di 7800 persone.
Notizia shock; si tratta di tanta gente! Si tratta di tanta
gente che lavora, anzi lavorava, in una di quelle aziende che il mondo intero
riconosce come all’avanguardia, una di quelle aziende capaci di trainare un
intera nazione, la Germania nello specifico, grazie ai tanti campi in cui
opera, grazie alla qualità dei suoi dipartimenti di ricerca, grazie agli
investimenti che affronta ed al fatturato che genera. Lavorare per un colosso
quale Siemens equivale a dire: ce l’ho fatta! O quanto meno ti permette di
poter fare progetti di vita ad una scadenza più lunga di 6 mesi si presume. E
invece no! Non più!
E questa notizia non fa altro che confermarmi una tesi: il
mondo del lavoro che ci hanno spiegato i nostri genitori, semplicemente non
esiste più!
Perché?
Ecco come è stato giustificato il licenziamento di 7800
persone:
<<Il piano,
denominato Vision 2020, consentirà alla nostra società di tornare a una
crescita sostenibile e di ridurre il gap di profittabilità con i nostri
concorrenti>>
Momento, momento, momento; da quando i lavoratori sono
passati da essere parte integrante dell’azienda a usurpatori di margini di
profittabilità? Stiamo scherzando? Spero sia uno scherzo un’affermazione del
genere! Ed avete pure avuto il coraggio di dare il nome ad una merdata del
genere? E per di più chiamandola “Vision2020”? Che razza di visione è quella di
un’azienda che pensa che i propri lavoratori non sono altro che uno spreco di
“profittabilità”? Se questa è la vostra Visione preferisco non farne parte! E
poi ai lavoratori andate a parlare di fare sacrifici per il bene dell’azienda?
Le cose non tornano.
Siamo cresciuti con l’idea che un’azienda è quella cosa
capace di creare prodotti che cambieranno le abitudini della gente, la quale
attenderà con ansia l’uscita di un nuovo prodotto solo per poterlo avere, solo
per poterlo usare! Le aziende producevano beni di consumo o servizi in grado di
cambiare lo stile di vita della gente, veramente! Vedi la Fiat, vedi la Candy
con le sue prime lavatrici, vedi la Barilla, la Ferrero e tante altre grandi
aziende che hanno saputo inventare ed immettere nel mercato italiano prodotti e
servizi che hanno cambiato il modo di consumare e di vivere! A fronte di questo
cambiamento c’era però una premessa; un accordo non scritto ma inevitabile! Noi possiamo permetterci i vostri prodotti
se voi create posti di lavoro. Niente di più semplice. Ed è stato così per
tanti anni; le aziende erano quindi quella cosa in grado di creare prodotti e
posti di lavoro. E più prodotti vendeva, più l’azienda cresceva, più posti di
lavoro creava.
Il profitto veniva
generato dalla vendita dei prodotti. Punto.
(Tenete bene a mente quest’ultima frase). Era quindi missione e scopo
dell’azienda immettere nel mercato prodotti che la gente comprasse, o
quantomeno desiderasse avere. Ma per poter vendere doveva assicurarsi che la
gente avesse un lavoro, e quindi potere di acquisto!
Ed oggi? Oggi ci troviamo di fronte alla situazione in cui,
le aziende creano ancora prodotti che devono vendere (anche se spesso ne creano
più di quanto il mercato realmente riesca ad assorbirne) ma hanno imparato a
diversificare il modo in cui generano profitti, trasformando, quello che era
uno dei suoi ruoli fondamentali (la creazione di posti di lavoro) in un modo
per creare nuovo profitto!
Ed ecco che, non so come, non so quando, ma sta di fatto che
la gestione del personale, da “missione” dell’azienda è passata ad essere una
semplice ulteriore fonte di profitto!
La cosa bella è che per fare tale conversione le scuole di
business si sono impegnate per anni e anni a formare professionisti in gradi di
poter stravolgere le regole del gioco in nome
di un’unica Visione: La Profittabilità.
di un’unica Visione: La Profittabilità.
Il mondo sta
sprofondando sotto questo nuovo Dogma: La Profittabilità!
E’ la gente che esce da queste scuole di Business che sta
riscrivendo le regole della società. La stessa che è stata formata a non
pensare che dietro quei numeri c’è la vita ed i programmi di vita di 7800 persone.
E’ gente come Joe Kaeser che stanno riscrivendo le regole
del gioco.
Gioco che prevede ben pochi vincitori.
Pensate alle parole di Joe Kaeser (e mi astengo dal mettere
aggettivi davanti al nome di questo individuo) e confrontatele con i dati di
Forbes che mi sono preso la briga di andare a guardare riguardo la sua busta
paga risalente al 2012, tanto per capire che razza di persone stanno muovendo
le pedine:
Salary: 900'000,00$
Bonus: 611’955,00$
Restricted
stock awards:611'965,00$
All
other compensation 72'935,00$
Total Compensation: 2'196'855,00$
Continueranno a farlo se gli verrà permesso.
Lo stanno facendo e continueranno ad inseguire la loro
Vision se nessuno li fermerà.
Il punto per noi “sanguisughe di profittabilità” ora è:
siamo sicuri di voler continuare a far parte di questo gioco?
(D.Cardia)
(D.Cardia)
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