<<Ma il potere si è ulteriormente evoluto, ha imparato che la dittatura e il totalitarismo non servono più. Bastano i vetrini luccicanti del consumo, del potere economico, dei servizi, dei beni, per tenere tutti sotto scacco, proni e incapaci di offendere. I prodotti, la loro accessibilità, la loro apparente convenienza sono sufficienti a spingere orde intere di persone, pure benestanti, pure acculturate, a uscire tutte le mattine da casa con la loro vettura fiammante, a percorrere a passo d'uomo strade intasate, a lavorare per dieci, dodici ore in modo sempre identico, sentendosi anche privilegiate, e poi a ritroso, e poi ancora avanti, senza che ci sia un ordine perentorio, senza che qualcuno alzi la voce. Il potere si è molto raffinato dal dopoguerra, è diventato silenzioso,invisibile,cortese. I dittatori non servono quando la gente è già china sotto il mantello dorato del benessere. E' già disposta a tutto pur di mantenere la propria condizione di privilegio, al prezzo della sua paura, soddisfatta dai suoi avanzamenti, incurante del costo esistenziale e sociale che tutto questo comporta. Un esercito di schiavi convinti di essere liberi può essere condotto anche da un pastorello, non serve la polizia. Tutto questo, almeno finchè qualcuno, singolarmente, non dice basta e vede..

Vede che così non va, che le ore nel traffico sono alienanti, che la schiavitù del lavoro è un ricatto insopportabile, vede che i sentimenti e le relazioni sono schiacciate in un angolo lontano, vede che l'acquisto di beni è solo un produttore di bisogni ulteriori, che nessun bene ulteriore potrà soddisfare, che necessiterà però nuovo lavoro, nuovi compromessi per essere ancora possibile. Vede soprattutto che non c'è alcun guardiano, alcuna camionetta di militari che ti spara se esci dal gruppo, e che non ci siamo accorti di qualcosa di clamoroso: le regole che ci rendono schiavi ci impediscono di constatare la nostra schiavitù, ma le abbiamo accettate noi, nessuno ce le ha imposte a forza. O meglio, c'è tanta gente al mondo che quelle regole (contrariamente a tantissima altra che può solo accettarle) potrebbe rifiutarle, cambiare tempi e modi senza rischiare granchè, ma con un premio altissimo alla fine del percorso.>> (da "Adesso Basta" di Simone Perotti)